L’autostima si struttura e modella sulla base di vari fattori che giocano un ruolo essenziale nella vita di ogni individuo e lo guidano nella costruzione della sua identità. Tra questi fattori ricordiamo: le relazioni affettive e i confronti con le “figure primarie” (i genitori, più nello specifico la madre), l’educazione ricevuta a livello familiare e sociale, la personalità, l’idea che si ha di se stessi a livello fisico e interiore, le esperienze vissute nel corso della vita e molto altro.
L’attaccamento tra la mamma e il bambino determina la prima rappresentazione che il bambino ha di sé: se si sente come un individuo meritevole d’amore, se con fiducia capisce i propri bisogni, se può avere fiducia negli altri e così via. I bambini con un attaccamento sicuro sono contraddistinti da un buon livello di autostima. Quelli con un attaccamento insicuro (dovuto magari a carenza affettiva, trascuratezza, rifiuto) hanno invece un’autostima molto bassa.
Il ruolo dei genitori è anche molto importante se si parla degli stimoli che ci hanno fornito, dal loro supporto emotivo e pratico. Non raramente ci si imbatte in genitori con aspettative troppo alte, basse, che non riconoscono ma svalutano successi raggiunti, che non forniscono sostegno, che non incoraggiano l’idea della vittoria a tutti costi e non insegnano il bene prezioso che può derivare anche dalle sconfitte, che addirittura deridono e puniscono.
Anche l’idea negativa o distorta dell’immagine corporea può avere un impatto significativo sull’autostima. Quando un individuo è costantemente “bersagliato” da giudizi negativi del tipo “hai il nasone, hai un aspetto orribile, sei grasso, quel vestito ti fa sembrare basso”, impara a vedersi in modo distorto e quindi con disistima. Ciò non va sottovalutato, causa gravi ripercussioni sulla sicurezza di sé, quindi anche a livello mentale e sul modo di vivere. È qualcosa di soggettivo, infatti, ci sono anche individui che vivono il proprio corpo con serenità, nonostante piccoli difetti. È importante aiutare chi non si accetta.
A volte, l’autostima è influenzata dalle distorsioni cognitive, cioè pensieri che “falsificano” la considerazione che si ha di sé stessi. Anche le attribuzioni causali (un individuo cerca di spiegarsi un evento cercando una causa) hanno un’incidenza sull’autostima.