I disturbi psicosomatici sono l’oggetto di studio della psicosomatica, un campo di studio che si colloca a metà strada tra la psicologia clinica e la medicina. Questa disciplina si pone l’obiettivo di andare a scoprire quali connessioni esistono tra la mente e il corpo, con lo scopo di indagare ed imparare a comprendere quali sono gli effetti negativi che la mente può produrre sul corpo fisico della persona, in particolare quando i sintomi riportati e lamentati dal paziente non sembrano avere alcuna causa organica.
COSA SONO I DISTURBI PSICOSOMATICI?
DOMANDE E RISPOSTE SUI DISTURBI PSICOSOMATICI
COME SI PUÒ DISTINGUERE TRA UN DISTURBO PSICOSOMATICO E MALESSERE FISICO?
Il termine “disturbo psicosomatico” è generalmente utilizzato in psichiatria quando un paziente presenta sintomi fisici che, a livello medico, non sono riconducibili ad un mal funzionamento dell’organismo. Difatti alcuni disturbi, quali depressione, ansia o stress, possono causare alla persona che ne soffre sintomi fisici che sono provocati da pensieri ed emozioni e non una disfunzione di un organo in particolare. Per tali ragioni questi disturbi sono definiti “psicosomatici” e quindi slegati da quelli che usiamo chiamare “malesseri fisici”. Una malattia psicosomatica è provocata quindi da uno stress emotivo che genera schemi di pensiero deleteri per la persona, progredendo e aggravandosi con sintomi fisici soprattutto quando il sistema immunitario della persona è invalidato dallo stress. Il fatto che i disturbi non siano provocati da un mal funzionamento organico ma scatenati da un fattore emozionale, la condizione psicosomatica di cui soffre la persona viene spesso considerata immaginaria, tant’è che molte volte sentiamo dire “È tutto nella tua testa!”. Le emozioni negative sentite dalla persona, come ad esempio il rimpianto, la preoccupazione o il risentimento, hanno la capacità di mantenere il sistema nervoso in uno stato di eccitazione e il corpo in uno stato di allerta per un periodo di tempo più lungo di quanto il nostro organismo possa sopportare. La persistente attivazione del sistema nervoso può provocare dei danni agli organi che, a livello immunitario, risultano essere più deboli. Per tali ragioni è importante non sottovalutare l’importanza dei disturbi psicosomatici perché i sintomi fisici da essi provocati, oltre che essere reali, se non trattati in modo accurato possono provocare danni al pari di una malattia dovuta ad un malfunzionamento organico.
QUANTI E QUALI TIPI DI DISTURBI PSICOSOMATICI ESISTONO?
DISTURBO DI SOMATIZZAZIONE
Per poter effettuare la diagnosi di disturbo psicosomatico la persona deve presentare alcuni di questi sintomi:
- Disturbi gastrointestinali: gastrite, colite, ulcera;
- Disturbi cardiocircolatori: tachicardia, aritmie, ipertensione;
- Disturbi respiratori: asma bronchiale, sindrome iperventilatoria;
- Disturbi urogenitali: dolori mestruali, impotenza, eiaculazione precoce;
- Disturbi cutanei: psoriasi, acne, dermatite, prurito, orticaria, secchezza della cute e delle mucose, sudorazione profusa;
- Disturbi muscolo-scheletrici: cefalea tensiva, crampi muscolari, stanchezza cronica, torcicollo.
Capita molto spesso che la persona non presenta i sintomi in modo costante e soprattutto non tutti insieme, rendendo più complesso effettuare una diagnosi corretta. L’unica costante è che tali sintomi sono compresenti con sintomi di ansia è disturbi dell’umore. Le persone tendono inoltre a consultare diversi specialisti per cercare una cura ai vari disturbi di cui soffrono separatamente, rendendo ulteriormente più complessa la diagnosi. Lo psicoterapeuta è sicuramente la figura professionale che può avere una visione di insieme decisamente più ampia dal momento che si pone come obiettivo di promuovere uno stato di benessere in ogni aspetto della vita della persona.
DISTURBO DI CONVERSIONE
I disturbi di conversione sono caratterizzati unicamente da una condizione neurologica, influenzando le funzioni motorie o sensoriali che possono provocare molti deficit neurologici come anomalie nel camminare, cambiamenti visivi o sensoriali, convulsioni.
IPOCONDRIA
L’ipocondria è un disturbo tendenzialmente cronico che può presentarsi dopo i 20 anni di età e consiste nella ferma convinzione della persona di essere gravemente malata. La persona che soffre di questo disturbo passa molto tempo a consultare medici e ad effettuare visite mediche specialistiche con lo scopo di verificare di non essere o essere affetti da una particolare malattia e, di conseguenza provare a rassicurarsi di godere di buona salute. Le rassicurazioni risultano però essere effimere perché vengono prontamente messe in dubbio, andando in seguito nuovamente alla ricerca di altri esami sanitari da eseguire.
TERAPIE E TRATTAMENTO PER I DISTURBI PSICOSOMATICI
Curare i sintomi psicosomatici è possibile. Un percorso terapeutico con uno psicoterapeuta può aiutare la persona ad affrontare il suo vissuto, le sue difficoltà attuali, creando un contesto e una relazione terapeuta-paziente all’interno del quale poter arrivare a comprendere che l’espressione attraverso un sintomo fisico di un dolore non esprimibile a parole può essere una chiave di lettura possibile per questi problemi. Il Training autogeno (TA), una tecnica di rilassamento utilizzata in ambito clinico nell’aiutare le persone nella gestione dello stress, delle emozioni e può essere d’aiuto nella gestione della sintomatologia dei disturbi psicosomatici.
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AREE DI INTERVENTO
Il medico di base ha provato a curare il tuo malessere fisico che continua ad insorgere? senti che tutti i medicinali presi non stanno facendo effetto? È probabile che sia una malattia psicosomatica, dove l’unica cura potrebbe essere fare qualche seduta di psicoterapia insieme ad uno specialista preparato a trattare questo tipo di disturbo.
MODULO CONTATTI
La malattia è un avvertimento che ci è dato per ricordarci ciò che è essenziale.
(Libro della saggezza tibetana)