Sempre più spesso, capita di leggere o di sentire la parola “genitorialità”. A intuito, si pensa subito che sia qualcosa che ha a che fare con i genitori. Ebbene sì, questo termine ha a che fare con i genitori ma in una funzione molto complessa che involve diversi aspetti: la nostra idea di come un genitore dovrebbe essere, la nostra idea di gestire e assolvere a questo ruolo attraverso il modo di relazionarsi e confrontarsi nella coppia e così via. Quindi, questa parola non si riferisce molto all’essere genitore nel senso biologico (la nascita di un individuo), bensì a un insieme complesso di aspetti comprendenti convinzioni, idee individuali, cambiamenti relazionali, aspetti in continua evoluzione lungo la vita di ogni individuo e che lo portano poi a crearsi un’idea su come un genitore dovrebbe essere.
La continua evoluzione della genitorialità è da considerarsi anche attraverso tutti i cambiamenti a cui è soggetta la nostra società. Infatti, basta pensare che sin dai tempi più antichi, l’educazione dei figli era quasi completamente a carico della mamma, mentre oggigiorno è tutto, bene o male, ripartito tra entrambi i genitori. Come spesso accade in tutti i cambiamenti, ci sono aspetti che vanno rivalutati, riadattati e reintegrati. Lo stile educativo e il ruolo dei genitori, è uno di questi aspetti. Quindi, è di notevole importanza che la coppia genitoriale non perda la sua struttura e il suo equilibrio, accogliendo le differenze del partner e trasformandole in informazioni utili per obiettivi comuni di educazione alla prole e non in motivi di incomprensioni e scontri, altrimenti si finisce per allontanarsi.
La nascita di un nuovo componente in una famiglia, segna l’inizio di una nuova storia per la famiglia stessa. Soprattutto la nascita di un primo figlio, segna un passaggio decisivo dalla coppia alla famiglia ed è un’esperienza che segnerà per sempre il ruolo di genitore che si troverà ad affrontare nuovi compiti per accudire il neonato. Tra i compiti principali, ricordiamo: riuscire a creare un ambiente volto alla crescita e al benessere psicofisico del bambino, accudire il bambino, stabilire dei confini in modo che il rapporto tra genitore e bambino non vada ad intaccare gli equilibri nella coppia, riuscire a modulare uno stile educativo che accompagni il figlio nella crescita tenendo conto delle sue necessità di distacco dai genitori e di sentirsi “individuo”.