Perché Procrastiniamo?
Modificare il proprio comportamento è un duro lavoro, sopratutto se si sta cercando un metodo per non rimandare sempre gli impegni.
Se siete disposti ad impegnarvi, ci sono diversi strumenti che fanno per voi.In primo luogo: cerchiamo di pensare alla parola “rimandare”, alla maggior parte delle persone trasmette una connotazione negativa: non stai facendo quello che si dovrebbe fare.
Ci possono essere tanti buoni motivi per ritardare un’attività, facciamo passare tanto tempo con la speranza che il problema si risolva da solo.
Vari scrittori hanno studiato il “fenomeno del rimandare“ come ad esempio: Adam Grant.
Ma non sono né tuo padre né il tuo capo, quindi questo articolo non è progettato per convincerti a smettere di procrastinare ma, se capisci che la tua vita è troppo monotona e rimandi sempre tutto questo articolo ti può aiutare a modificare questa abitudine!!
Praticare alcuni semplici comportamenti possono renderti più felice e più produttivo
1 – Capita molto spesso che diciamo a noi stessi frasi come: “è troppo faticoso” oppure “andrà sicuramente male”, invece di affrontare la situazione e capire come e dove agire per risolvere il problema, ciperdiamo in distrazioni; impegnandoci in altre attività, sfuggiamo dal problema principale e quindi lo rimandiamo nel tempo.
2 – “Non potrei mai fare un buon lavoro“, non facendo qualcosa significa che non riusciremo mai a farlo. Se cerchiamo di non avere successo, stiamo sacrificando tutto il nostro potenziale sottovalutandoci estremamente.
La paura di fare male è spesso legata al non sapere esattamente come iniziare e completare in modo corretto l’attività.
Se pensiamo a vari compiti che dobbiamo svolgere possiamo notare un fattore in comune in ogni compito ovvero: “ il senso di disagio” che si presenta quando immaginiamo di svolgere quella determinata attività.
Non importa quale sia la causa della nostra evasione, il fatto di rimandare ci rafforza e rasserena: è gratificante.
Se ho una cucina sporca, mi sento sotto pressione al pensiero di pulire e quindi dal processo di pulizia; iniziamo inconsciamente a meditare su quanto sarà fastidioso e faticoso pulire l’intera cucina, se invece ci distraiamoguardando la tv o leggendo un libro probabilmente proviamo un senso di sollievo, perché accantoniamo l’incubo di dover affrontare la pulizia della cucina; “ritardare = sollievo”.
Gli psicologi associano a questo fenomeno la parola “negatività”, rimandare in continuazione infatti, è un’abitudine estremamente negativa per noi stessi.
Quando andrò in cucina a prendere uno spuntino mi ricorderò che devo pulirla e qui potrò rivivere il ciclo del “ritardo” ovvero mi distraggo dal problema con attività di svago e continuo a rimandare.
Se noi facciamo slittare sempre i nostri compiti non verremo mai a conoscenza della soddisfazione che si acquista dopo aver concluso correttamente un determinato compito.
Se capiamo la gioia che ci può far provare tale gratificazione, in futuro saremo più portati a completare le nostre attività.
Spezzare l’abitudine a procrastinare potrebbe aumentare la probabilità di completare i nostri compiti?
7 MODI per modificare la cattiva abitudine di rimandare
1- Avere un programma dettagliato.
Possiamo fare un piano generale sul compito che dobbiamo svolgere, ovvero premeditare una tabella “di marcia” su come e quando svolgere la nostra attività, questo ci renderà più sicuri e determinati.
Quando si ha un piano ben definito é più semplice fare il primo passo.
2- Decidere di iniziare.
Abbiamo spesso ritardato l’avvio di un’attività perché siamo sicuri che non è esattamente facile da svolgere, a volte tardiamo a rispondere a un messaggio o ad una mail perché non siamo sicuri su cosa abbiamo da dire.
Per iniziare bisogno possedere idee chiare su come partite con il piede giusto al fine di completare correttamente il nostro obbiettivo.
3- Fare spazio sia fisico che mentale.
Dobbiamo pensare alle condizioni in cui riusciamo meglio a svolgere il nostro compito e quindi dobbiamo mirare a fare ordine, ad esempio avere una scrivania ordinata rende più ordinata anche la nostra mente.
Bisogna mettere nel cassetto le varie distrazioni come cellulari o iPad, in modo tale da possedere una buona concentrazione.
4- Impostare allarmi e promemoria.
Quando stiamo evitando un’attività, è facile dimenticarsene, siamo più propensi a fare qualcosa quando abbiamo prefissato un orario specifico e quando abbiamo una sveglia che ci ricorda dell’ impegno .
5- Condividere con gli altri.
Raccontare a qualcuno che abbiamo un’attività da completare in una determinata data può spingerci a concluderla realmente entro la data stabilita.
Possedere una persona che é conoscente dei nostri impegni ci rassicura.
6 – Ricompensa te stesso.
Oltre a sentire la soddisfazione di aver portato a termine qualcosa, possiamo anche motivarci con delle piccole ricompense, quest’ultime dipenderanno dai gusti che l’individuo possiede, ad esempio é soddisfacente premiarsi con degli spuntini o uscendo con amici.
7 – Accettare il compito che stiamo per svolgere.
È difficile cambiare le nostre abitudini e accettare che stiamo per fare un duro lavoro; è importante pensare sempre che dopo tanta fatica avremo tanta gratificazione.
Spesso non siamo molto bravi a prevedere ciò che sta per renderci felici per questo, dobbiamo pensare a quanto sia soddisfacente completare qualcosa.
Nota sempre il tuo stato d’animo dopo aver concluso in modo corretto un compito.
Si potrebbe anche prestare attenzione a quanto risulti più piacevole il tempo libero quando non si sta evitando un’attività.
Rafforzando la nostra consapevolezza siamo più predisposti a prenderci cura delle cose senza rimandarle sempre a domani.
Ho sempre avuto la brutta abitudine a rimandare le mie attività quotidiane. Proverò a seguire questi consigli!