La Malattia: Sofferenza del Corpo e/o della Mente
Sin dai tempi più antichi, la malattia accostata ad altri temi, quali la salute, la cura e la guarigione, ha segnato di riflessioni e di studi intere generazioni e culture. Pensieri che hanno gettato radici nella letteratura, nell’antropologia, nella psicologia, nella medicina e così via.
“Malattia” è una parola che quasi sempre suscita paura e ambivalenze emozionali che a loro volta scatenano interrogativi sull’esistenza. Anziani, adulti e bambini, che all’improvviso si ritrovano sulla via della sofferenza del corpo e/o della mente, che allontana dal benessere e dalla serenità, che spesso conduce alla solitudine e che in casi gravi rende non partecipi alla vita.
Sono molti i malati che non riescono a dare voce al dolore. Molti di più, quelli che non accettano di convivere con una malattia. Come la morte, ha sempre dell’inaccettabile. Ma il dolore spesso amplia la possibilità di conoscere se stessi in modo profondo. Forse da lì si può partire alla scoperta di nuovi pungoli che stimolino la nostra volontà, riscoprendo anche la fiducia e la speranza.
Accudimento e aiuto per i bambini affetti da una malattia potenzialmente fatale
Se penso alle malattie potenzialmente fatali e alle degenze ospedaliere e non, il mio primo pensiero è rivolto a tutti quei bambini che ogni giorno lottano per poter correre ancora una volta nel parco.
Un attimo dopo, penso alle famiglie che provvedono al loro accudimento. Purtroppo, non sempre il dolore unisce e rafforza le famiglie. Infatti ci sono genitori che decidono di prendersi cura dei loro figli a tempo pieno, lasciando addirittura il lavoro. Altri che non sopportando il dolore, si rifugiano nel silenzio e così via.
Che non si sia tutti uguali è una realtà. E in quanto tale penso sia giusto rispettarla e comprenderla. Credo sia molto difficile, per i genitori e i familiari, gestire questo tipo di situazioni. I bambini, soprattutto quelli molto piccoli, nella loro ingenuità, non arrivano alla comprensione immediata della malattia. Ma nel tempo, ciò può avvenire. La loro curiosità, li porta sempre a fare molte domande. Ma le risposte che gli adulti danno non sempre bastano. Provate a pensare che risposte dareste a un piccolo di pochi anni, qualora vi chiedesse perché non può correre nel parco come gli altri bimbi, perché sta perdendo i capelli, o ancora peggio perché si è svegliato senza una manina.
Per fortuna, ad aiutare i bambini e i familiari ci sono gli specialisti. Medici, infermieri, psicologi e tanti altri preparati sui differenti tipi di malattie. In base alle caratteristiche di ogni malattia gli specialisti possono tener conto delle conseguenze a cui va incontro il bambino, supportandolo nel miglior modo possibile, dal punto di vista fisico, emotivo, etc. Da non dimenticare il ruolo dei volontari che collaborando con gli specialisti, diventano presenze importanti.
Ci sono piccole stelle che raggiungono il cielo ogni giorno. Hanno lottato fino alla fine, aggrappandosi alla vita con una luce che ha travolto tutti. Uno scintillio che resterà per sempre impresso nella nostra memoria. Un insegnamento per affrontare le ombre della vita.
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A Cura di Lucrezia Lerose