L’Eco del Duello Motociclistico tra Valentino Rossi e Marc Marquez ha Fatto Sentire il Suo Riverbero in Tutti gli Ambienti Sportivi e Non
La figura di Valentino Rossi è nota a tutti, pesarese, classe ’79, ha portato l’Italia sulla vetta del mondo per nove volte. E’ un personaggio mediatico dal carisma incontenibile, oltre al suo indiscutibile talento, è stata la sua innata abilità davanti alle telecamere ad eleggerlo un vero e proprio mito vivente.
Come tutti i personaggi della sua portata, il mondo si divide in suoi estimatori e in suoi detrattori, ma in questo articolo ci vogliamo concentrare sulla sua aggressività.
Valentino Rossi ha sempre avuto, nel corso della sua lunga carriera, accesi duelli con l’avversario di turno che Rossi era in grado di annientare sia a livello sportivo che a livello mediatico. La sua forza psicologica, il suo temperamento, contribuivano ad intimidire i suoi avversari che credo spesso siano scesi in pista già battuti, anche per la straordinaria capacità di Valentino di portare un’enorme quantità di pubblico dalla sua parte.
Insomma Valentino nella sua carriera è sempre stato un vero e proprio aggressore, sia in pista che ai microfoni e questo ha contribuito nella sua carriera vincente.
Rossi vs Marquez: duello di aggressività
L’ultimo duello di Rossi è per la lotta per il suo decimo titolo mondiale con lo spagnolo Jorge Lorenzo, che rappresenterebbe quindi il suo avversario naturale. In questo suo percorso Rossi ha però identificato un altro avversario: Marc Marquez, spagnolo anch’egli, classe ’93, con il quale ha avuto graffianti testa a testa in diverse gare della stagione.
Il pilota italiano, per difendersi dal giovane concorrente, ha adottato la sua tipica strategia: un attacco frontale a Marquez in conferenza stampa nel quale lo ha accusato apertamente di favorire il connazionale. Risultato? Nella gara successiva Marquez ha corso con il dente avvelenato, provocando Valentino per tutta la gara e facendo sì che il pilota pesarese venisse pesantemente danneggiato.
Approfittiamo di questo evento sportivo e mediatico per fare alcune considerazioni sull’aggressività: se Valentino non avesse aggredito verbalmente Marquez avrebbe potuto ottenere un effetto diverso? Probabilmente si, ma Rossi ha messo in atto un copione che l’ha quasi sempre favorito in passato, perché avrebbe dovuto cambiarlo? Perché la flessibilità e la disponibilità al cambiamento sono risorse alle quali neanche un campione può rinunciare.
L’aggressività spesso intimidisce il prossimo, è scritto nel nostro DNA, ma altrettanto spesso porta negli altri individui una reazione a sua volta aggressiva, che può essere celata o manifesta.
Chi è abituato ad aggredire quando si sente minacciato potrebbe lavorare per aggiungere altri tipi di risposte alle minacce del mondo esterno, che in molte situazioni possono risultare più produttive.
A Cura del Dott. Federico Posa