Chi si Accinge a Studiare Psicologia all’Università sa Bene che Avrà Davanti a sé un Percorso con Molti più Punti Interrogativi che Certezze
Troverò lavoro? Farò effettivamente lo psicologo? Quanto durerà la mia formazione?
La realtà è che quando si esce dalle scuole superiori della psicologia si sa davvero poco. Io credo sia una vera e propria vocazione, ma mi è capitato in più occasioni di avere a che fare con persone che hanno scelto questo percorso per mancanza di alternative.
C’è poi un momento, nella vita di ogni psicologo, durante il quale si comincia a famigliarizzare con il termine “scuola di psicoterapia”. Per me quel momento è arrivato tra la laurea Triennale e la laurea Magistrale.
Ma che cos’è una Scuola di Psicoterapia? Certo, sicuramente hai studiato sui libri le differenze tra una scuola e l’altra e se sei una persona diligente, magari hai anche chiesto a qualche psicoterapeuta. Nella realtà dei fatti, nella pratica, che differenza c’è?
Cosa cambia da come conduce una terapia un sistemico piuttosto che uno psico-dinamico? Che cosa cambia nella scelta dei vocaboli che utilizza, nelle pause che fa, nel tono che adotta?
Sappiamo a grandi linee che la psicologia cognitivo – comportamentale si focalizza sui processi cognitivi, che gli psicodinamici hanno prevalentemente interesse per le attività psichiche e le pulsioni e i sistemici lavorano con le famiglie, ma a me a quei tempi sembravano concetti abbastanza astratti.
Durante il percorso universitario non è semplicissimo toccare con mano come opera uno psicoterapeuta e solo attraverso il tirocinio, se si è fortunati, si può avere qualche esperienza di questo tipo.
E allora: come avviene la scelta della scuola?
Personalmente mi venne in aiuto il responsabile clinico di una comunità presso la quale svolgevo un periodo di volontariato durante i miei primi anni di università, questa persona mi disse: “Non sceglierai la scuola, sceglierai la persona!”
A quel tempo quella frase mi sembrava priva di significato, ma ne avrei afferrato il senso diversi anni dopo. Durante il mio tirocinio post-lauream ebbi infatti la fortuna di avere a che fare con diversi psicoterapeuti in formazione, ognuno con un orientamento differente e quindi con un modo di condurre le sedute, di darsi spiegazioni e di interagire con i pazienti differente. Io rimasi molto colpito dalla collega di orientamento sistemico – relazionale, che non era più o meno competente rispetto agli altri, ma aveva un approccio che trovavo ideale per quelle che pensavo essere le mie caratteristiche.
In quel momento ho capito chiaramente cosa significasse quel: “Sceglierai la persona” ed è il suggerimento che offro a tutti gli studenti che mi chiedono consiglio rispetto alla scelta della scuola di psicoterapia.