I Fantasmi dei Social Network
Secondo una ricerca condotta dal Telefono Azzurro i giovani proverebbero un mix di sensazioni nei confronti dei social network. Provano una speciale attrazione fatale ma allo stesso tempo anche paura, sono consapevoli dei rischi sottostanti a cui sono esposti temendo così questa nuova tecnologia.
In questo articolo analizzeremo i fenomeni più temuti e più diffusi, purtroppo, nei social network. Questi si basano sulla dematerializzazione dell’essere umano e possono essere di tre tipi:
- Ghosting: dileguarsi all’improvviso
- Orbiting: dileguarsi nel rapporto face to face mantenendo però un contatto solo tramite web
- Deep Fake: essere inesistente
(Tempo di lettura circa 5 min)
I Millennials e l’Evitamento
Tra i Millennials la pratica di sparire all’interno di una relazione è molto diffusa, attraverso una modalità passivo-aggressiva vengono recisi tutti i contatti con l’altra persona, specialmente sulle piattaforme social.
Dileguarsi all’interno di una relazione era già una pratica diffusa in passato, ma grazie ai social oggi diventa ancora più semplice. La superficialità nei rapporti online è un pessimo surrogati dei rapporti face-to-face, alla fine della relazione si evita il confronto interpersonale scegliendo così una più “semplice” chiusura veloce. Si evitano così parole, spiegazioni, condivisioni, scambi, saluti, promesse e litigi.
Ghosting: Sparire nel Nulla
Dal punto di vista psicologico il fenomeno del ghosting può essere il risultato di forme disfunzionali di attaccamento o errate relazioni affettive nel corso dell’infanzia (spesso il genitore). Questa sofferenza conduce a compiere lo stesso comportamento una volta adulti rovesciando però i ruoli, cioè da ghosting passivo ad attivo.
Nella mente della vittima di questo fenomeno sorgono mille dubbi e domande: ricerca eventuali suoi comportamenti sbagliati, si interroga sulla sua inadeguatezza nei confronti del partner scomparso e si chiede se non abbia avuto un incontro più attraente. Oltre tutto ciò prova molta frustrazione: parola negata, abbandono, inganno e una fantasia andata in mille pezzi. Da ciò ne consegue solitudine, pensieri autodistruttivi, sensi di colpa e difficoltà a realizzare ed accettare la chiusura.
Questo sadico gioco mentale si perpetua quando all’improvviso segue una riapparizione (zombeing), passare da ghosting a zoembing è un ulteriore violenza psicologica. Il secondo causa infatti shock e stress specialmente se si è ancora vulnerabili al primo fenomeno. Se non è stato ancora superato il trauma provocato dal ghosting ci si ritrova nuovamente vittima di un ulteriore fenomeno, chi attua queste violenze acquisisce invece il pieno controllo sulla vittima.
Orbiting: Contatti solo sui Social
Questo fenomeno può essere considerato come un’evoluzione del ghosting: una volta chiusa la relazione si decide però di rimanere “nell’orbita” del partner. Tuttavia anche questo fenomeno può risultare psicologicamente devastante per la persona abbandonata.
Ma come funziona? Il soggetto interrompe il rapporto con il partner ma continua a interagire con lui/lei solo tramite il web, ad esempio mettendo like a post, visualizzando le storie ecc… Diventa quindi una persona puramente virtuale. Il suo impulso molto probabilmente è quello di lasciare uno spiraglio aperto ma può significare anche che non è del tutto pronto a una relazione stabile. Tuttavia non ha il coraggio di lasciare il partner, prendendone così le distanze ma senza sparire del tutto.
Deep Fake: Inesistenza
Il fenomeno deep fake è estremamente pericoloso. Consiste nel sostituire un volto oppure la voce di una persona all’interno di un video esistente. È possibile solo grazie a software estremamente avanzati di intelligenza artificiale. Questo utilizzo è in grado di provocare enormi danni a livello politico, economico e può causare panico, incertezza e problemi nelle relazioni interpersonali. Analizzeremo proprio quest’ultimo caso.
Attraverso la deep fake una persona inesistente, creata da un’intelligenza artificiale, è in grado di esercitare con grande successo un gioco di seduzione verso una persona reale. Oggigiorno la tecnologia è in grado di creare grandi amori, a discapito però delle vittime.
Il sito web Mashable nel 2018 ha definito la deep fake come l’ultima crisi morale di internet, è infatti molto facile grazie ai software avanzati scambiare volti all’interno dei video. Grazie a ciò la manipolazione digitale e il bluff sono destinati a diffondersi. Per questi motivi è sempre importante prestare molta attenzione quando si naviga nel web e si entra in contatto con nuove persone sui social network. Fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio!
Come possiamo Sopravvivere in questi Ambienti?
Per la vittima riconoscere la deep fake è molto difficile, ma quando la truffa viene rivelata prevale lo sconforto e le ripercussioni psicologiche possono essere molto gravi. Scoprire che la persona con cui si stava flirtando o costruendo fantasie è in realtà il risultato di un’intelligenza artificiale può essere un vero shock!
Può però la vittima tutelarsi in qualche modo? Ovviamente si! L’arma più potente è sicuramente dubitare formulando così dubbi, interrogativi e perplessità sul come mai un vero incontro di persona non avvenga mai. Uno dei metodi principali per tutelarsi è proprio quello di spostare gli “incontri” dal mondo social a quello reale.