L’Innamoramento Femminile: “M’ama non m’ama”
Innamorarsi ed essere ricambiate, è bellissimo. Se sei una lei, ti dà il benvenuto nella “stagione degli amori”, la scena che ti parte in testa e che ti vede protagonista con aria sognante di un’immagine idilliaca. Il sole, un prato e tu che parli con i petali di una margherita, giocando a “m’ama, non m’ama”.
Riuscite a immaginare altri momenti della vita, in cui le vostre emozioni si intensificano a tal punto che vi sembra di volare? In genere alla domanda «ti stai innamorando?», molte rispondono «ho perso la testa», «sono cotta» oppure «mi sembra di camminare a tre metri sopra terra». Ebbene si, l’innamoramento intensifica il benessere psicofisico. Siamo travolte da una cascata di meccanismi biochimici e psicologici che scombussolano il corpo e la mente. “Le farfalle nello stomaco”, lo stato di entusiasmo e di eccitamento sopra le righe, il desiderio costante di stare con chi abbiamo scelto per affinità, l’attaccamento che si prova per questa persona che consideriamo unica, senza difetti e familiare. E ancora la scomparsa delle tensioni quotidiane, il pensiero incessante della persona amata, la difficoltà a dormire, la diminuzione o l’aumento dell’appetito e così via.
Iniziamo a proiettare sull’altro desideri e aspettative, dettati da un naturale richiamo della condizione umana che ci vede anche bisognosi di completezza nella dimensione amorosa: l’altra parte della mela, per intenderci.
L’esperienza dell’innamoramento, io e un pizzico di simpatia
Poche donne al mondo non si arrabbiano se la persona amata dimentica la data del loro anniversario. Se mi chiedete che giorno era quando mi sono innamorata l’ultima volta, non so rispondere. Certo, so approssimativamente il mese e l’anno ma non ho mai festeggiato un anniversario. Per me l’amore è uno stato di grazia, lontano dal tempo e dal quale cerco di tenere fuori anche alcuni convenevoli dettati dalla società. Ad esempio, i regali non sono un obbligo e se decido di farglieli, non deve necessariamente essere il suo compleanno o Natale. Spesso lascio scegliere a lui qualcosa che sia nel suo gusto personale.
Un elemento importante che ricorre nell’innamoramento femminile è la scelta di un vestiario più ricercato che in molti casi diventa un vero e proprio cambio di look. Un nuovo taglio di capelli, nuovi colori tra i trucchi, nuovi profumi e capi di abbigliamento che spesso esaltano la femminilità e una buona dose di seduzione. Estetista, parrucchiere e ore davanti all’armadio per decidere cosa indossare.
Il tutto non sempre serve a camuffare la goffaggine di alcune, tipo me. Ho sempre dato del mio meglio, firmando spesso momenti di sfiorata tragedia con la comicità. Ricordo di un ragazzo, quando lo vedevo il respiro si faceva corto e non riuscivo a spiccicare parola. Capii che mi stavo innamorando, quando una sera nell’intento di raggiungerlo dall’altra parte del cinema, non riuscivo a scostare lo sguardo dal suo a tal punto che non ho visto uno scalino e sono arrivata da lui “volando”. Ovviamente, tutto il cinema a ridere, durante la proiezione di un film drammatico. Ma questi sono solo dettagli.
Sono trascorsi diversi anni, ho vissuto nuovi amori e le cose non sono poi così cambiate.
Per fortuna non volo più nel cinema, ma continuo a volare per le scale. Come? Improvvisandomi canguro, ovvio! Dalla fretta di scendere le scale e vederlo, salto i gradini a due a due, a volte anche a tre. Vi lascio immaginare quante volte l’atterraggio non sia stato dei migliori! Ma che ci posso fare? Sono cresciuta leggendo le fiabe, sognando di essere una principessa, come quasi tutte le ragazze. Quando so che vedrò il mio principe, il cuore inizia a scaldarsi come il motore di un Cinquantino truccato e non capisco più niente. Come cantano i Radiodervish «l’immagine di te, l’immagine che il desiderio non fa spegnere».
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Articolo curato da Lucrezia Lerose