Come viene vista e vissuta l’esperienza scolastica dagli adolescenti
L’esperienza scolastica riveste un ruolo importante per il processo di crescita della persona; nella maggior parte dei casi l’impegno scolastico accompagna il soggetto dall’infanzia alla tarda adolescenza, talvolta occupa una parte importante dell’età giovanile, richiedendo un investimento emotivo e un dispendio di energie continuato nel tempo (Coleman e Hendry 1990). La scuola pone, prima al bambino e poi all’adolescente, una serie di compiti di sviluppo il cui superamento positivo viene valutato come decisamente importante sul piano individuale e sociale (Palmonari 1997).
Gli anni della piena adolescenza si dimostrano cruciali per l’esperienza scolastica (Tyszkowa, 1986), l’andamento di questa esperienza è in grado di incidere profondamente sul processo di costruzione dell’identità del soggetto (Malewska e Joannides 1990).
Gli adolescenti attribuiscono una notevole importanza al superamento dell’insieme di compiti di sviluppo connessi alla scuola e si dimostrano consapevoli dell’importanza di concludere positivamente il proprio percorso formativo, sia ai fini dell’inserimento lavorativo che in vista della propria emancipazione personale (Harper e Marshall 1991).
Alcuni contributi di Rubini e Palmonari, (1995; 2001) hanno messo in luce l’importanza dell’esperienza scolastica e dell’appartenenza a tipi differenti di gruppi di coetanei nell’influenzare il fronteggiamento dei compiti di sviluppo connessi con l’acquisizione dell’orientamento verso le autorità istituzionali. Nello specifico, le evidenze raccolte mostrano che coloro che documentano un’esperienza scolastica positiva sia in termini di percezione soggettiva sia in termini di rendimento scolastico oggettivo, insieme all’appartenenza a gruppi formali (religiosi e sportivi) o ancor meglio a gruppi di adolescenti che adottano quale regola fondamentale per permanere nel gruppo il rifiuto di comportamenti trasgressivi gravi delle norme sociali, sviluppano un sistema di atteggiamenti e un repertorio comportamentale che si accorda in maniera più funzionale alle norme del sistema istituzionale (Buzzi, Cavalli, DeLillo,2002).
Come favorire un esperienza scolastica positiva per gli adolescenti
L’ esperienza scolastica positiva deriva anche da un rapporto costruttivo con gli adulti che svolgono un ruolo fondamentale nel favorire un approccio propedeutico ad un corretto svolgimento dei propri compiti di sviluppo per gli adolescenti. I contesti di crescita caratterizzati dalla presenza di adulti che si occupano in maniera responsabile degli adolescenti favoriscono processi di socializzazione volti a facilitare l’inserimento sociale degli stessi. Gli adolescenti infatti hanno bisogno da parte dell’ adulto di un sostegno adeguato a questo periodo di sviluppo : l’adulto deve essere al contempo “una base sicura, una luce guida e un esempio” ( Chassin, 2007) per il ragazzo.
Rendere disponibili agli adolescenti opportunità e risorse alle quali essi possano fare ricorso nel sviluppare la propria identità e nell’esplicare tale identità nelle relazioni sociali, dovrebbe essere l’obiettivo dell’adulto (Bonino, Cattelino e Ciairano, 2007). Un percorso di terapia con uno psicologo psicoterapeuta aiuterebbe gli adolescenti ad accrescere la loro consapevolezza e, di conseguenza l’autostima, in merito agli obiettivi in ogni aspetto della vita, compreso quello scolastico.
“Assumere un ruolo educativo forte non significa dunque, per gli adulti, fare qualcosa “per” gli adolescenti o lavorare “sugli” adolescenti, in un’ottica paternalista, ma lavorare attivamente “con” gli adolescenti impegnati nella costruzione della propria identità e nel dare un senso alla propria condizione attuale così come al proprio futuro” (Bonino, Cattelino e Ciairano, 2007).
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