La dipendenza da sport può essere un disturbo?
Sport e psicologia cominciano la loro collaborazione
All’inizio degli anni ‘20 lo sport e la psicologia cominciarono a lavorare insieme, integrando in un’area di ricerca inerente gli aspetti psicologici dello sport. La psicologia si è dedicata a comprendere alcuni aspetti come la motivazione, l’allenamento mentale e la dinamica di gruppo. Questi studi hanno considerato tratti della personalità che spingono a praticare sport da amatori oppure con l’obiettivo di diventare atleti professionisti. L’attività fisica è sempre connessa positivamente con la salute, il benessere, il miglioramento dell’umore, la bellezza, e diminuire lo stress. Ma diverse ricerche evidenziano come lo sport possa avere aspetti negativi specialmente nei soggetti “vulnerabili”, generando ossessione e dipendenza. Infatti praticarne troppa può portare conseguenze come cambiamenti cronici nel rilascio ormonale, maggior probabilità di infortuni, e una vera e propria dipendenza. Altro risvolto negativo può essere la nascita di un disturbo psicologico derivante da problemi di autostima e percezione del proprio aspetto.
È necessario però distinguere due tipi di comportamento, chi pratica sport con l’unico obiettivo di superare i propri limiti senza poterne fare a meno, e chi cela un senso di disagio verso il proprio corpo. Nel secondo caso un’auto valutazione negativa e pressioni sociali spingono a praticare sport come unica soluzione per migliorare in modo costante il proprio aspetto fisico. Dunque è necessario dare risalto agli aspetti psicologici e considerare questa distinzione, molto utile per inquadrare e trattare i sintomi di disturbo alimentare e disturbi da dismorfismo corporeo. Oltretutto è importante capire quali siano i comportamenti negativi che possano nuocere alla salute del soggetto.
Nei prossimi paragrafi illustreremo nel dettaglio il disturbo con gli studi effettuati e la possibile psicoterapia:
Dipendenza comportamentale?
Fattori di rischio
Terapia
L’attività fisica: dipendenza comportamentale?
L’obiettivo principale per chi pratica attività fisica è il miglioramento del proprio stato psico-fisico, e per ottenerlo è necessario che questa attività sia costante nel tempo così da mantenere i benefici. Gli sportivi sono notevolmente aumentati nell’ultimo decennio, e la loro attività viene ampiamente accettata nella società. Infatti lo sport è riconosciuto come un’abitudine sana e positiva, con benefici anche sull’aspetto delle relazioni della vita. aumento dell’autostima e può allontanare in alcuni casi abitudini nocive. Tuttavia la pratica eccessiva e incontrollabile dell’attività fisica può condurre ad aspetti negativi. Ad esempio impedendo la gestione di diversi contesti di vita (ad esempio sociale e lavorativo), lesioni muscolo-scheletriche molto più suscettibili, e nel caso di sovrallenamento il sistema immunitario può risentirne. Questo fenomeno può essere definito come disturbo da dipendenza da sport, che può sfociare in compulsione se caratterizzato da perdita di controllo del proprio pensiero e del comportamento.
Ad oggi non è ufficialmente inserito nella classificazione dei disturbi da dipendenza comportamentale, ma segue le stesse caratteristiche:
Preminenza: Per la persona questo comportamento assume la maggior importanza. Non può farne a meno.
Influenza sull’umore: Disturbi emotivi sia per la sua pratica che per l’astensione.
Tolleranza: Per avere effetti più intensi il comportamento si intensifica.
Astinenza: La persona viene colta da sensazioni negative nel caso non venga praticato sport.
Conflitto: La dipendenza entra in conflitto con la vita della persona, prendendo il sopravvento.
Recidiva: ricadere nella dipendenza.
Pultroppo riconoscere una dipendenza da sport è molto difficile, proprio per colpa della sfera positiva che circonda questa attività. Lo sforzo per un corpo in forma viene percepito come un successo personale e un segno di vita sana e in buona salute. Anche la famiglia e gli amici accettano e incoraggiano gli atleti di fitness a mantenere abitudini eccessive di esercizio.
Quali possono essere le cause della dipendenza da sport?
Dopo aver praticato l’attività fisica l’individuo avverte una forte euforia, questo grazie al rilascio di endorfine, serotonina, e dopamina. Questi ormoni hanno un ruolo fondamentale per il senso del benessere, ma purtroppo sono fondamentali anche per instaurare una dipendenza da sport. Nelle ricerche effettuate fino ad oggi sono state riconosciute due tipologie principali di dipendenza:
Fisiologica: questo tipo di dipendenza è causata da un rilascio ormonale e cambiamento dell’organismo, quindi il solo bisogno fisiologico di piacere spinge a seguire un comportamento compulsivo.
Psicologica: in questo caso la dipendenza da sport è riguarda diversi aspetti mentali, di pensiero, personalità individuale, motivazione e riduzione dello stress.
Ulteriori fattori possono essere il valore personale, lo stile di vita, l’immagine sociale che coniugano aspetti fisiologici e psicologici.
Fattori di rischio e comorbilità
Gli studi hanno trovato un legame tra la dipendenza da sport e alimentazione, disturbi riguardanti schemi di esercizio ossessivo, controllo corporeo e personalità perfezionista. La comorbilità (presenza di altri disturbi) può essere osservata nelle donne affette da bulimia oppure anoressia. La dismorfia muscolare è una forma di dismorfismo corporeo, qui si ha la convinzione che la massa muscolare non sia sufficiente, portando a praticare attività fisiche concentrate sul rafforzamento della muscolatura. Gli atleti che soffrono di questo disturbo seguono un regime per mantenere basso il valore del grasso corporeo, con diete e abitudini alimentari mirate a questo obiettivo. La dipendenza da sport è molto forte in chi soffre di questo disturbo, con attenzione estrema al raggiungimento dei propri obiettivi di forma muscolare e fitness.
Il disordine dismorfico e i disturbi alimentari sono riconosciuti nei disturbi psichiatrici, mentre la dipendenza da sport non ancora. Tuttavia tali disturbi appaiono molto spesso in contemporanea, perciò Davis e Claridge hanno proposto che venga inserito all’interno dei disturbi alimentari. Hanno scoperto oltretutto che i tratti ossessivo-compulsivi sono associati alla preoccupazione per il peso ed eccessiva attività fisica nei pazienti con disturbi alimentari. Grazie a questi risultati si è visto come il perfezionismo e la componente ossessivo-compulsiva siano correlate con l’eccesso di esercizio fisico, specialmente se concorre con i disturbi alimentari. Ulteriore fattore di rischio nello sviluppare una dipendenza da sport può essere dovuta a una personalità narcisistica, per assicurare onnipotenza e protezione dalla perdita di ammirazione e soddisfazione. Anche la bassa autostima e l’ansia sociale riguardo le proprie caratteristiche fisiche possono essere ulteriori fattori di rischio.
Conclusioni: la terapia può aiutare la dipendenza da sport
Ancora oggi non è ancora chiaro cosa instauri la dipendenza da sport e se può essere considerata reale in ogni individuo, oltretutto anche il limite tra attività normale e dipendenza non è ancora chiaro. in psicoterapia deve essere analizzato il rapporto che ha il paziente con lo sport, quanto ne pratica e se utilizza integratori per risultati maggiori. Ciò può essere utile per definire la diagnosi e se può essere un sintomo di ulteriori disturbi. Molto utile può essere analizzare la percezione che la persona ha dello sport, se è un momento di svago, per staccarsi dai problemi o per raggiungere il peso forma.