Ansia: Il Significato del suo Valore Positivo
Legge di Yerkes e Dodson: all’aumentare dell’attivazione fisiologica, aumenta anche il livello di prestazione. È evidente che per attivazione fisiologica, o “arousal” (come amano definirla gli studiosi), si intenda lo stress che accompagna determinati eventi della vita, quella condizione emotiva che noi generalmente chiamiamo ansia.
Perché rivalutare l’ansia?
Innanzitutto bisogna fare una piccola distinzione tra l’inquietudine che si prova di fronte ad avvenimenti che rivestono particolare importanza per noi, e che quindi si manifesta come normale preoccupazione, e la condizione propria del disturbo d’ansia generalizzato, in cui l’ansia è “eccessiva, difficile da controllare, presente per un periodo di almeno sei mesi e causa di stress significativo o di interferenza con le attività lavorative e sociali”. Proviamo ora ad immaginare di trovarci di fronte ad una commissione d’esame, davanti ad una platea per un discorso pubblico, o dinanzi ad un professore per un’interrogazione: probabilmente il nostro battito cardiaco accelererà, la sudorazione aumenterà, le mani diverranno fredde, smetteremo di sorridere e non riusciremo a concentrarci su un unico pensiero. Cosa sta accadendo? Il nostro livello di arousal (fisiologico e psicologico) è aumentato, e quindi anche la nostra reattività agli stimoli.
Yerkes e Dodson hanno scoperto come quest’attivazione sia sorprendentemente efficace nel migliorare la nostra prestazione, sia essa una prestazione fisica o intellettuale, nel momento in cui l’attivazione stessa si trovi ad essere a livelli intermedi. In effetti, quando lo stress inizia a raggiungere quote limite, la prestazione tende a peggiorare (come potrebbe verificarsi in un compito complesso), perché l’attenzione si disloca su più informazioni contemporaneamente.Viceversa, con bassi livelli d’ansia, non ci sarebbe la giusta attivazione psicologica e fisiologica per prepararsi ad affrontare lo sforzo! Così Hans Selye, medico austriaco, dice dello stress: “La completa libertà dallo stress è la morte. Contrariamente a quanto si pensa di solito, non dobbiamo, e in realtà non possiamo, evitare lo stress, MA possiamo incontrarlo in modo efficace e trarne vantaggio imparando di più sui suoi meccanismi e adattando la nostra filosofia dell’esistenza ad esso”.
Dott.ssa Azzurra Carrozzo