CTE: Encefalopatia Cronica Traumatica
Il dottor Bennet Omalu è un patologo forense specializzato in neuropatologie
Il dottor Bennet Ifeakandu Omalu è nigeriano e lavora in una clinica forense di Pittsburg.
Agli inizi del 2005 il Dottor Omalu incappa in strane morti di giocatori di Football Americano.
Il Dottor Omalu decide di investigare facendo analisi approfondite su quelle strane morti; ed è così che un patologo forense di Pittsburg porterà alla luce una delle più recenti scoperte scientifiche in fatto di neuropatologie.
Il dottor Omalu scopre e analizza la CTE (Encefalopatia Cronica Traumatica) conosciuta anche come “demenza del pugile”, e da quel momento in poi inizierà la sua battaglia a favore della pubblicazione della sua scoperta. Scoperta messa in ridicolo e fortemente ostracizzata dalla NFL (National Football League) che si sente fortemente minacciata dal determinato dottor nigeriano.
Poche settimane fa è uscito nelle sale cinematografiche il film “zone d’ombra” con protagonista Will Smith nella parte del dottor Bennet Omalu.
Film denuncia che descrive in maniera più o meno romanzata le vicende del suddetto dottore e delle sue battaglie contro un colosso del business americano, quale è il football.
Cosa è la CTE e cosa la provoca?
L’accumularsi dei traumi cranici presi durante l’attività sportiva quale football americano o pugilato innesca la malattia che è a tutti gli effetti una taupatia
(Per taupatie si intendono alcune patologie neurodegenerative proteino-correlate che presentano un anomalo metabolismo della Proteina tau, la quale si accumula interferendo con le normali funzioni neuronali, quali in primis il morbo di Alzheimer cit. Wikipedia)
Questa patologia può insorgere anche diversi anni dopo il ritiro dalla pratica e ha carattere progressivo, cioè va peggiorando col tempo.
Secondo le ricerche effettuate da diverse università stutunitensi esistono 3 possibili stadi della malattia
Primo Stadio: i pazienti mostrano un calo dell’attenzione, mancanza di concentrazione, amnesie, sbalzi d’umore e piccoli disturbi affettivi;
Secondo Stadio: i malati denunciano un peggioramento delle amnesie e dell’instabilità comportamentale, confusione, disorientamento;
Terzo Stadio: i malati presentano una forma grave di demenza, difficoltà a capire le cose, problemi di linguaggio, tremori, rallentamento dei movimenti, sordità, paralisi e vertigini.
Altri Dati sulla CTE
Alla fine del film, prima dei titoli di coda, si leggono alcuni dati di come il 21% dei giocatori di football abbia probabilmente la CTE. In realtà questi dati sono di anni fa, attualmente una commissione della National Institutes of Healt ha appena concluso un nuovo studio sulla malattia. I dati sono inquietanti 34 giocatori di football su 35 sono a rischio (articolo riportato dal “fatto quotidiano“).
CTE e Prevenzione
Settimane fa sul blog di Psicologo Torino abbiamo pubblicato un articolo che parlava del comportamento preventivo come primo mezzo per mantenere la salute. Inutile dirsi che il caso della CTE può rappresentare un caso lampante di come anche alla luce, di queste informazioni sulla malattia, l’American Football Legue e soprattuto, lo stato americano, abbiano preso ben poche precauzioni per proteggere i giocatori da questa piaga. Le uniche iniziative sono state del resto finanziare la ricerca nel campo biomedico e ingegneristico (si stanno progettando nuovi caschi protettivi) e aumentare gli stipendi dei giocatori professionisti. Ma nessuno neanche per un momento si è immaginato di affermare che il football o il pugilato vadano fermati. The show must go on, sempre. Non ci rimane che sperare nel buon senso dei genitori o dei singoli giocatori che però spesso vedono il Football come unico mezzo per uscire da condizioni economiche disastrose o per conseguire una laurea al college.