Il Masochismo può essere considerato un disturbo pisichico che consiste nella ricerca del piacere, attraverso il dolore, la sofferenza o l’umiliazione.
Non è facile analizzare tale patologia, in quanto presenta innumerevoli sfaccettature complesse ma in generale rientra tra le parafilie, ossia pulsioni erotiche connotate da fantasie che influenzano i comportamenti dei soggetti interessati verso minori e/o persone non consenzienti. É importante sottolineare che tale disturbo psichico può riguardare sia la donna che gli uomini.
Cosa vuol dire essere masochisti?
Essere masochisti vuol dire provare soddisfacimento sessuale ed eccitazione dalla sensazione di dolore ed umiliazione, che talvolta può spingersi fino a mutilazioni, menomazioni e ferite. Un classico esempio sono i tagli sulle braccia.
Tale comportamento provoca certamente un disagio significativo nella vita del soggetto in questione, in diversi ambiti: lavorativo, familiare, relazionale e personale.
I comportamenti di un masochista possono essere molteplici e non è possibile delineare perfettamente la gamma prevista, anche se si può operare una distinzione tra comportamenti a basso rischio e comportamenti ad alto rischio.
Il caso dell’ipossifilia
Un esempio di comportamento ad alto rischio potrebbe essere l’ipossifilia, ossia il raggiungimento del piacere sessuale attraverso la privazione dell’ossigeno. Una pratica molto pericolosa che può mettere a repentaglio la vita stessa dell’individuo.
Il masochismo morale
Molti non sanno che esiste anche una patologia di masochismo diverso da quello sessuale, si parla di masochismo morale.
Esso consiste nel raggiungere il fallimento attraverso la sottomissione. L’individuo in questo caso ha un atteggiamento passivo e trova soddisfazione nel vivere sotto gli ordini di un altro soggetto. Tale forma di masochismo è principalmente diffusa nelle donne che, per anni, vivono inconsciamente in questa condizione. Si potrebbe affermare che la sostanziale differenza rispetto alla tradizionale concezione del masochista, sta proprio nell’inconsapevolezza della propria condizione.
Si dice che le cause di un masochismo morale siano collegate ad un senso di colpa, che in qualche modo bisogna scontare attraverso la punizione.
Per questi motivi il soggetto diventa vittima e si pone in situazioni che provocano umiliazione, maltrattamenti e disagi di ogni genere. Chi versa in queste condizioni, rifiuta ogni forma di felicità e si lascia trasportare da situazioni negative che provocano tristezza e dolore.
Manifestazioni del masochismo
Generalmente le fantasie a carattere masochista si manifestano precocemente e raggiungono l’apice durante la prima fase di età adulta e, nel corso del tempo, diventa sempre più costante.
Chi è colpito da questo disturbo tende a sottovalutare il problema.
Esistono molti casi in Italia: sono circa 4 milioni le coppie che praticano sadomaso e si pensa che tale numero possa aumentare. Si può ben capire che tale disturbo psicofisico non è una condizione rara, per cui è importante divulgare informazioni e cercare di aiutare queste persone attraverso percorsi di cura personalizzati.
Detto ciò è doveroso spiegare come possa manifestarsi il masochismo; come già detto in precedenza, per i masochisti l’unica via del piacere è la sensazione fisica e psicologica di provare dolore o sofferenza, attraverso atti punitivi che possono derivare da loro stessi o preparati dai rispettivi partners.
Ciò che caratterizza il masochista è proprio l‘urgenza e la necessità di determinati atti, come se fossero una prerogativa imprenscindibile per poter vivere.
Le cause del masochismo
Gli esperti dicono che non esiste una causa universalmente riconosciuta per poter spiegare tale patologia. Le spiegazioni possono essere molteplici ma è opportuno ricercare con attenzione le cause che scatenano questo genere di disturbo.
A tal proposito è stato affermato che può risultare fondamentale ricondurre la condizione a soppressioni di fantasie sessuali, magari ritenute inopportune o inappropriate dalla società o dal soggetto stesso; oppure ciò potrebbe nascere da un conflitto interiore, da un senso di colpa o da un episodio che ha turbato particolarmente la persona durante l’infanzia o nella fase adolescenziale.
La cura per il masochismo
Esistono diverse terapie per poter curare la parafilia, ma quella che risulta maggiormente efficace è la terapia comportamentale. Essa consiste nella ristrutturazione cognitiva legata alle idee ed alle credenze in merito alla patologia, in modo da ricondizionare l’atteggiamento del diretto interessato e la gestione della fase di eccitamento e masturbazione.
Nei casi più gravi riguardanti lesioni di un certo tipo, è indispensabile associare alla psicoterapia cognitivo-comportamentale, anche l’assunzione di farmaci, allo scopo di ridurre la frequenza di queste fantasie.
A causa della complessità del fenomeno psicofisico, non è facile parlare di prognosi, anche perché non sempre le terapie previste risultano veramente efficaci.
É chiaro che i risultati dei trattamenti sono variabili da soggetto a soggetto. Ogni situazione non può essere paragonata a qualcun’altra ma è fine a se stessa ed il percorso da intraprendere è strettamente personale.
Dal momento che si tratta di un argomento abbastanza delicato, è vivamente consigliabile affidarsi a dei professionisti del mestiere, che abbiano anche competenze in sessuologia.
Il masochismo dal punto di vista psicoanalitico
É opportuno in questa sede analizzare tale fenomeno, principalmente da un punto di vista psicoanalitico.
La psicoanalisi moderna ha, in un certo senso, abbracciato il pensiero di Freud sul masochismo, avente un’origine plurideterminata. Effettivamente si presentano casi in cui il comportamento masochista dipende da una necessità di autopunizione e la sofferenza, ma esistono anche situazioni in cui l’origine di tutto è individuabile in un evento o condizione dell’infanzia.
Coloro che hanno subito traumi infantili, tendono a ricercare nel loro futuro quelle determinate situazioni che sono state motivo di sofferenza. Una condizione masochista del genere può produrre comportamenti che, nel gergo comune, prendono in norme di mal d’amore, come maltrattamenti, relazioni frustanti e senza via d’uscita, respingimenti e molto altro ancora.
Dal punto di vista psicoanalitico quindi è molto importante individuare l’origine della patologia e ciò implica una conoscenza profonda del soggetto in questione, soprattutto per quanto riguarda la sfera emotiva e personale.
É indispensabile effettuare un’analisi attenta e precisa nei confronti del paziente e, grazie al lavoro terapeutico, le possibilità di guarire sono reali.
Le ricerche sul masochismo
Chi non è un profondo conoscitore dell’argomento e desidera ricevere maggiori informazioni riguardo il disturbo psicofisico masochista, può semplicemente effettuare delle ricerche su Internet. É facile constatare come tale condizione fosse già conosciuta nell’antichità, nelle sue varianti forme.
Esistono numerose fonti letterarie, filosofiche e psicoanalitiche.
Sono molti gli autori che hanno trattato la tematica in modo approfondito.
Se ne citano solo alcuni:
– Sigmund Freud
– Richard von Krafft-Ebing
– Paul-Laurent Assoun
– Anne Larue
– Roland Chemama.