Anche quest’anno, come tutti gli anni, quando mancano 20 giorni a Natale, mi scopro pericolosamente a corto di tempo, idee e fantasia per i regali. Ma questa preoccupazione è stemperata dalla familiarità della situazione, perché da quando sono io ad occuparmi dei miei doni natalizi (da molto meno tempo di quanto sarebbe socialmente
Col tempo mi sono convinto che sia un effetto collaterale dell’essere nato così vicino a Natale: da un lato aver sempre ricevuto un sedicente regalo doppio in un’unica soluzione non mi ha mai convinto fino in fondo; fin da piccolo puzzava pericolosamente di fregatura, e sentivo che gli altri dovevano impegnarsi molto più di me per farsi perdonare questo affronto!
Il Compleanno vicino al Natale
Dall’altro il fatto che il mio compleanno fosse così a ridosso del Natale mi faceva sentire come se fosse una festa un po’ più mia che degli altri, come se a Natale io dovessi festeggiare Natale, gli altri dovessero festeggiare un po’ anche me.
Perché in fondo ha ragione la pubblicità di un famoso panettone: a Natale puoi.
Puoi prenderti una intera giornata per addobbare un albero senza che questo scateni scomposte reazioni nei tuoi cari.
Puoi vestirti da Babbo Natale e vedere la gioia negli occhi dei tuoi nipoti, e forse questo varrebbe da solo il prezzo del biglietto.
Puoi “respirare” l’aria del Natale, che non so esista davvero, ma anche a 30 anni ha un profumo buonissimo.
E’ il momento in cui “..si assiste a un notevole crollo del gusto e dell’intelligenza. Uomini maturi e responsabili indossano cravatte fatte con foglie di agrifoglio”
E’ il momento in cui puoi smettere di essere un adulto e tornare per un po bambino, in cui puoi concederti di non volere qualcosa che ti serve, ma di volere qualcosa che vuoi.
A cura di Federico Bugliosi